Lo so, è una vita che non aggiorno questo blog.
E' che ci sono un paio di progetti in corso che mi stanno togliendo anche il tempo di guardare i siti con le donne nude quando ne avrei tanto bisogno. E in più c'è tutta una serie di altri lavori che s'han da fa e quindi...
C'è una cosa però che è venuta fuori in questi giorni che ha letteralmente catturato la mia attenzione e mi ha fatto tornare in mente che avevamo un blog e che un post era quasi d'obbligo.
Il buon Francesco Rubanu, ve lo ricorderete forse dai tempi dei Problematic Sunday, ha tirato su qualcosa di davvero eccezionale dalle sue parti. Quel qualcosa che ogni skateboarder sogna di avere o di fare (ma specialmente di avere in genere, perché poi, di fatto, anche quando potrebbe non lo fa):
un capannone DIY.
Ora, direte voi: "E cosa c'è di così speciale in un capannone con delle strutture costruite in maniera grezza in un posto che tanto non ha le porte e d'inverno fa comunque freddo?" Io ci aggiungo anche (contraddicendomi un po' con quello che ho detto prima, ma perfortuna) che in Italia sarà pieno di questi capannoni DIY, però cosa volete che vi dica, sarà che questo mi sembra più bello, sarà che Fra è un amico e che, tra l'altro, skatea da paura, sarà che il video mi è piaciuto, che tiè, ho deciso di scrivergli e di chiedergli di buttarmi giù qualche riga riguardante il "Baraccone DIY" appunto, raccontato proprio da chi l'ha pensato, creato e che lo skatea tutti i giorni!
Quindi la smetto di fare il blogger e vi lascio alle parole di Francesco ed al video.
Cheers!
"Era da tempo che io e un paio di amici, stufi dei pochi spot e dei lunghi periodi invernali ,cercavamo uno spazio al coperto dismesso dove poter costruire il nostro DIY. Vista la "crisi" e le tante fabbriche in chiusura, quale periodo migliore per appropriarsi di uno spazio in disuso...Dopo varie ricerche con scarsi risultati e il morale un po a terra, un amico ci racconta di aver sentito parlare di un capannone enorme abbandonato da 20 anni in località Baraccone ( da qui il nome dello spot ) in mezzo ad un bosco. Questo doveva essere un autoporto, ma proprio quando venne terminato decisero di spostarlo da un altra parte, forse a causa della classica speculazione edilizia all'italina...Le indicazioni erano molto generiche, e ci mettemmo parechhio a trovarlo. Mentre camminavamo un po a casaccio in mezzo al bosco ecco spuntare un tetto, un edificio di 2 piani, non credemmo ai nostri occhi, era li, gigantesco, in mezzo al verde e con un flat perfetto...Non potevamo chiedere di più.
non restava che cominciare i lavori...L' attrezzatura non è stata difficile da reperire ma l'esperienza e la forza lavoro erano ridotte ai minimi termini. In sostanza a lavorare eravmo in 2, a volte 3, ma non ci perdemmo d'animo perchè troppa era la voglia di skateare delle strutture fatte da noi, che non saranno perfette ma è proprio questo quello che ci piace.
Non avevamo un generatore quindi il primo "curb" abbiamo deciso di farlo senza l' uso di corrente elettrica. Ad opera finita, sorseggiando una birra il mio amico mi fa: "Hey se siamo dei fighi costruiamo tutto senza corrente e riciclando tutto quello che troviamo qui dentro". Non poteva farmi proposta migliore: "Ci sto!", pensai, in fondo più uno fatica ad ottenere qualcosa e più gioia avrà nel vederla terminata! Ed è cosi che il logo dello spot ha le 3 freccie del simbolo del riciclo. Insomma, la strada è ancora lunga, lavori da fare ce ne sono parecchi, e il tempo è sempre meno tra famiglia e lavoro, ma se si ha l'attitudine, la passione, e si crede in qualcosa bisogna sbattersi, non aspettarsi l' aiuto nè il consenso di altri e tirarsi su le maniche! Skateboarding is forever".